Aermec ha lanciato i ventilconvettori anti-Covid. C’è il contributo dell’Istituto di Microbiologia di Padova guidato dal professor Andrea Crisanti sui prodotti anti Coronavirus di Aermec di Bevilacqua entrati in produzione in questi giorni.
Un progetto che si basa su una lampada a raggi ultravioletti “UVA” di nuova generazione che illumina dei materassini in biossido di titanio dai quali si sviluppano così degli ioni in grado di abbattere le cariche virali e batteriologiche.

Un procedimento di sanificazione degli ambienti da batteri e virus capace di distruggere il Covid 19 per il 98% nell’aria che esce dal ventilconvettore e per l’84% sulle superfici della stanza in cui è in funzione.

«È un progetto di cui siamo particolarmente orgogliosi anche perché siamo riusciti da una parte a ridurre notevolmente il costo del sistema, rendendolo applicabile anche ai normali ventilconvettori domestici e, dall’altro, ad ottenere un’efficienza nel risultato finale veramente importante», spiega Alessandro Riello, presidente di Aermec, azienda di riferimento internazionale del condizionamento che quest’anno festeggia i 60 anni di attività.

Il progetto è stato realizzato e poi testato in collaborazione con l’Istituto di Microbiologia dell’Università di Padova diretto dal professor Crisanti, divenuto famoso per essere stato il padre del sistema di controlli a tampone, che ha bloccato e sconfitto il Coronavirus nel primo cluster veneto di Vo’ Euganeo.

«Abbiamo avuto il piacere di collaborare con il professor Crisanti ed il suo staff, che sono stati anche in visita alla nostra azienda – riprende Riello – e abbiamo voluto che a certificare il nostro sistema anti-Covid fosse l’Istituto di Microbiologia dell’Università di Padova, proprio per offrire ai clienti una sicurezza controllata e verificata».

Infatti, tra le prime manifestazioni di interesse nei confronti di Aermec, che ha messo in produzione i nuovi ventilconvettori dotati di questo sistema proprio in questi giorni di inizio febbraio, vi sono alcune importanti realtà che stanno lavorando a progetti di nuovi ospedali. Ma non solo, anche strutture come case di riposo e centri ospedalieri esistenti sono fortemente interessati all’adozione di questo sistema.

«L’altra grande novità è che questi sistemi fotocatalitici potranno essere installati anche su molti dei nostri ventilconvettori già esistenti – spiega il presidente di Aermec -. Non solo: i nuovi sistemi garantiscono una vita utile di almeno 40 mila ore, circa 5 anni, prima di essere sostituiti».

«Aermec è da sempre attenta all’innovazione ed alla ricerca e non potevamo non impegnarci contro questa pandemia con tutte le nostre forze – conclude Alessandro Riello -. Credo che con questi nuovi sistemi la nostra azienda abbia fornito un contributo importante alla battaglia per contrastare e sconfiggere i il virus Sars-CoV-2. Un impegno che per realtà come la nostra sono un dovere verso il Paese e le comunità con cui operano».
[da Primo Giornale]

Foto: a sinistra, il Training Center Aermec a Bevilacqua; a destra, il presidente Alessandro Riello.