“Villa Bartolomea. Stradino cercasi, anzi no. A quelli in cerca di occupazione, lo sapevate che l’Amministrazione comunale ha deciso in gran segreto di assumere uno stradino?
Nessun avviso pubblico è stato messo nei bar o nei negozi del nostro Comune. Giusto per non informare nessuno? Come sarà mai? Per legge è obbligatorio ma non è stato fatto. La domanda andava presentata via on line. Dal 24 dicembre all’8 gennaio, proprio durante le festività, per soli 13 giorni? Forse si tratterà di parentopoli? Ovvio, lo stradino è già stato trovato in famiglia ma non si deve sapere in giro.
Scommettiamo che sarà assunto ancora un parente di un assessore di spicco dell’Amministrazione Tuzza?
Cosa risponde in merito il signor sindaco? Abbiamo anche il nome e cognome, per motivi di privacy metteremo solo le iniziali: E. P.
Vedremo come andrà a finire si accettano scommesse, e non finisce qui”.

Questo il testo del volantino anonimo distribuito in alcune cassette postali del paese e davanti al Comune nella notte di martedì, che accusa l’amministrazione comunale del sindaco Andrea Tuzza di voler assumere in gran segreto uno/a stradino/a, probabile parente di un assessore della stessa Giunta, il tutto, sempre secondo l’autore, senza aver seguito le procedure di legge.

Spiegazioni ufficiali le hanno chieste immediatamente anche i consiglieri di opposizione Giacomo Soardo e Mirko Bertoldo con una richiesta all’ufficio tecnico incaricato per una presa visione dell’avviso pubblico, delle modalità di pubblicizzazione, l’elenco dei candidati partecipanti; il tipo di figura professionale ricercata ed eventuale conflitto d’interessi della figura selezionata con membri della Giunta o del Consiglio comunale.

«Ci avevano promesso 5 progetti per il 2021, ma ora sono diventati 6. – afferma il consigliere Mirko Bertoldo – È stata una sorpresa per noi come per molti cittadini di Villa Bartolomea, forse meno per qualche amministratore comunale dotato di famiglia a carico. Una lettera anonima fa emergere una presunta parentopoli in Comune, dove, senza un concorso pubblico, si pensa di scalare una graduatoria fatta in fretta e furia dai Centri per l’Impiego, per assumere a tempo indeterminato uno/a stradino/a.
Una lettera anonima ma molto circostanziata, diffusa in paese, dove vengono anche riportate le iniziali del fortunato/a familiare di un presunto membro della Giunta.
Quello di cui sono certo è che dobbiamo fare chiarezza perché certe cose non devono succedere, neanche come sospetto, per il rispetto che proviamo per la cosa pubblica e per le decine e centinaia di cittadini che cercano ogni giorno un lavoro onesto» .
«Come opposizione – conferma Giacomo Soardo – ci siamo già attivati per chiedere chiarimenti al Segretario generale e proseguiremo, in tutti gli organi preposti, per fare emergere la verità. Speriamo davvero tutto si sia svolto nel rispetto delle leggi e correttezza istituzionale».

È molto arrabbiato il sindaco Andrea Tuzza: «Considero l’azione dell’autore del volantino oltre che priva di fondamento anche molto scorretta e vigliacca. Non ho problemi ad accettare critiche o contestazioni ma devono venire a dirmele in faccia e non nascondersi dietro l’anonimato. La premessa che voglio chiarire è che l’amministrazione non centra nulla con i processi di assunzione. Non abbiamo nulla a che fare con l’iter che l’ufficio, in questo caso quello tecnico, sceglie sulle modalità per ricercare nuovo personale. Io non ho nessun motivo per dubitare che le modalità adottate non siano corrette. È l’ufficio tecnico che rispettando le regole previste dalla legge ha scelto di coinvolgere anche il Centro per l’Impiego per la ricerca del personale e da cui è scaturita quella lista di 42 nominativi, che tra l’altro io non ho nemmeno visto e non voglio vedere, e in base alla quale, sempre l’ufficio tecnico, farà una scelta secondo le qualifiche richieste per l’operatore B1, cioè non qualificato, idoneo a svolgere il lavoro di stradino. L’unica cosa che può fare l’Amministrazione è prendere atto che serve oppure no uno stradino, ma niente di più. Quello che mi indigna è che si dia credito ad un volantino anonimo, anche da parte delle minoranze non è serietà».

D – Cosa pensi dell’ipotesi che l’autore del volantino possa essere qualcuno all’interno del Palazzo comunale, perciò a conoscenza dei fatti e dei nomi, e che abbia qualche sassolino da togliersi dalla scarpa  nei tuoi confronti?
R – «Questo tuo ragionamento seguendo la dinamica dei fatti ha delle fondamenta però io sinceramente non so cosa o a chi pensare. Una cosa è certa, che si è tentato di screditare l’Amministrazione colpendo il sindaco Tuzza con un atto vigliacco e becero, nascondendosi dietro l’anonimato. I cittadini sono stanchi da mesi di pandemia e noi abbiamo altre cose importanti da fare che non perdere tempo con queste mascalzonate, anche se la cosa non finirà qui».

Foto: a sinistra dall’alto, il sindaco Andrea Tuzza; i consiglieri di minoranza Mirko Bertoldo di Lega-Liste civiche e Giacomo Soardo di Villa Bartolomea Unita.