Dopo un’attesa che dura almeno da quarant’anni, il progetto per la variante alla strada regionale 10  che collegherà i comuni di Cerea , Sanguinetto e San Pietro di Morubio è ufficialmente passato alla fase esecutiva.

L’accordo tra i sindaci dei comuni interessati Marco Franzoni di Cerea, Daniele Fraccaroli di Sanguinetto e Corrado Vincenzi di San Pietro di Morubio, e Veneto Strade rappresentata dal direttore generale Silvano Vernizzi, è stato siglato oggi, lunedì 4 gennaio, nella sala convegni dell’area Expo di Cerea, di via Oberdan.

Erano presenti anche la vicepresidente della Regione Veneto nonché assessore ai Trasporti Infrastrutture e promotrice dell’operazione Elisa De Berti, ed il senatore Cristiano Zuliani, sindaco di Concamarise, comune non attraversato dall’infrastruttura ma beneficiario del piano dal punto di vista economico e logistico.

«Dopo 7 anni in cui il progetto ha accumulato polvere sulle scrivanie degli uffici della regione – ha detto in apertura la vice presidente De Berti – siamo finalmente orgogliosi di poter muovere il primo passo per la realizzazione di un’opera fondamentale per sgravare dal traffico dei mezzi pesanti il centro di comuni chiave della pianura veronese e per favorire ancora i collegamenti e lo sviluppo dell’area».
La variante faciliterà, infatti, l’accesso alle aree industriali di Cerea e Sanguinetto e si collegherà con la SS434 Transpolesana.

«Per quanto concerne il Comune di Casaleone, che non rientra in questa prima parte, potrà essere prevista una “bretellina” di collegamento, ma successivamente a lavori iniziati, e dovrà comunque essere finanziata con risorse non statali»- ha chiarito De Berti.

«Ci auspichiamo che questo nuovo tratto faccia da volano allo sviluppo economico dei nostri comuni, facilitando l’insediamento di nuove realtà produttive», ha dichiarato il sindaco Franzoni.

«Lo studio per il progetto esecutivo durerà presumibilmente un anno e mezzo, compatibilmente con l’efficienza dei singoli Comuni e dal costo iniziale di 37 mila euro, alla fine facilmente lieviterà sopra i 40 mila euro», ha precisato dati alla mano l’ingegner Vernizzi, direttore Generale di Veneto Strade, la società regionale che si occuperà dell’apertura dei cantieri.
[Martina Danieli Primo Giornale]

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