Questa mattina, sabato 19 dicembre 2020, si è riunito il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Culturale A. Salieri di Legnago per l’elezione del nuovo direttore che guiderà la Fondazione sino al 31 dicembre 2021, egli succederà a Federico Pupo dopo 9 anni alla guida del Salieri.
La scelta è stata presa tra le 16 candidature pervenute alla segreteria del Teatro in risposta alla manifestazione di interesse pubblicata sul sito istituzionale del Teatro Salieri e del Comune di Legnago lo scorso 30 novembre.

Il Consiglio, composto dal Presidente Stefano Giuseppe Gomiero, dalla Vice Presidente Margherita Ferrari e dai Consiglieri: Marco d’Agostino e Riccardo Frattini, rappresentanti del Comune di Legnago assieme al Vice Presidente; Stefano Negrini rappresentante dei 6 Comuni Soci; Pio Salvatore rappresentante dei Soci Privati di Partecipazione e Fabio Passuello rappresentante di Riello Elettronica S.p.A, ha scelto il Maestro Marco Vinco nuovo direttore della Fondazione Culturale Salieri.
Il Consiglio ha voluto ringraziare il maestro Pupo per gli ottimi risultati ottenuti e le indimenticabili Stagioni messe in scena, augurandogli ogni ulteriore successo.

«È stata una scelta difficile e per nulla scontata, afferma il Presidente Gomiero, vista la caratura dei 16 candidati che hanno manifestato il loro interesse, ad ulteriore conferma del fatto che il Maestro Pupo lascia un’eredità di assoluto prestigio, frutto della grande professionalità e passione dallo stesso profuse in questi anni nel nome di Salieri.
Nel definire la scelta e prima di esprimere la mia preferenza avevo chiesto a tutti i consiglieri di Indirizzo di scegliere cinque nominativi tra i 16 curricula pervenuti e il Maestro Vinco era il nominativo che era stato inserito da tutti.
Adesso spetterà al nuovo Direttore raccogliere l’eredità del Maestro Federico Pupo e portarla avanti, nonostante il periodo emergenziale, confidando che quanto prima si possa tornare tutti al nostro Teatro».

Da parte della redazione il Nuovo Giornale Web si conferma ancora una volta, ce ne fosse la necessità, che la testata editoriale non ha mai dovuto smentire ciò che pubblicava in anteprima, come appunto è avvenuto anche in questo caso.
Ai santoni della cultura che nel nostro precedente articolo, in cui si preannunciava questa nomina, negavano l’attendibilità delle affermazioni riportate, abbiano ora la dignità di non andare a cancellare i loro commenti.