«Il Bonus giovani coppie deciso dalla giunta comunale di Legnago è discriminatorio ed ha un sapore oscurantista».
Lo affermano nella loro interrogazione presentata oggi in Senato gli onorevoli del Pd Monica Cirinnà e Vincenzo D’Arienzo.
Sotto accusa la delibera con cui il 19 agosto la giunta comunale di Legnago ha avviato l’iniziativa denominata “Bonus giovani coppie”, ovvero l’erogazione di un contributo economico dell’ammontare di 300 euro per giovani coppie residenti a Legnago. Fino a qui tutto bene, il problema, però, è che tra i requisiti previsti per l’accesso al contributo vi è quello di «aver contratto matrimonio secondo il rito civile o religioso concordatario nell’anno 2020».
Dunque, dall’iniziativa restano escluse le coppie stabilmente conviventi e le coppie unite civilmente.

«È già poco comprensibile l’esclusione delle stabili coppie conviventi e a volte con figli, ma l’esclusione delle coppie unite civilmente è addirittura discriminatorio e contrario alla legge – dichiarano i due senatori del Pd -. Ci sono state anche diverse pronunce giurisdizionali che, negli anni, hanno riconosciuto la portata di tale disposizione proprio in relazione ad atti e provvedimenti comunali che, riservando un trattamento differenziato alle coppie coniugate e a quelle unite civilmente, ad esempio in sede di regolazione amministrativa della celebrazione del matrimonio e della costituzione dell’unione civile, sono state dichiarate illegittime perché gravemente discriminatorie».

«La delibera di Legnago nega l’evoluzione storico-culturale della società italiana aperta al riconoscimento di una pluralità di esperienze familiari. In questo modo si discrimina la pari dignità sociale delle diverse modalità con cui le persone decidono di essere o diventare una famiglia, dando così corpo alla loro autodeterminazione affettiva – continuano gli esponenti politici -. Discriminare illegittimamente le diverse forme di vita familiare, tanto più quando si tratta di provvedimenti che mirano ad assicurare adeguate condizioni materiali di vita alle coppie più giovani, è, di fatto, una lesione della dignità personale e degli articoli 2 e 3 della Costituzione».

Sul punto, i Senatori PD Cirinnà e D’Arienzo, hanno presentato un’interrogazione urgente ai Ministri dell’Interno e delle Pari opportunità e la Famiglia segnalando il caso.

Foto: a sinistra dall’alto, il sindaco Graziano Lorenzetti e l’assessore al Sociale e Famiglia Alessandra Donà; a destra dall’alto, il senatore Vincenzo D’Arienzo e la senatrice Monica Cirinnà del Pd.