Si chiama Ava, “Ad Alta Voce”, è il nuovo movimento civico e apartitico presentato ieri, sabato 17 ottobre, nella sede dell’Arci (Associazione ricreativa culturale italiana) di Legnago, in Piazzetta Padre Pio. I fondatori Simone Pernechele, 52 anni,  già vicesindaco della giunta Scapin, già aderente al Pd e al movimento Liberi Uguali, attuale consigliere nazionale dell’Arci; Giorgio Soffiati,  compie 72 anni oggi, primo sindaco del Pci di Legnago e militante del Pd fino al 2015; Matteo Modulon, ceretano di appartenenza al Fronte Sovranista Italiano e portavoce del movimento, poi fanno parte del coordinamento anche Enrico Carli, Marco Erbesato ed Anna Rita Fazzitta. 

“L’obbiettivo – affermano i fondatori – è di sensibilizzare cittadini e amministratori a prendere coscienza rispetto al regresso economico, sociale e culturale che il territorio sta vivendo nell’ultimo decennio, nell’ottica di progettare una soluzione condivisa, sempre più urgente».

AVA è costituito per ora da una ventina di persone, la maggior parte proveniente dalle file di “Legnago Chiama”, formazione politica che era presente alle elezioni amministrative del 2019 di Legnago a sostegno del candidato sindaco Diletta Marconcin, ma il progetto ora si sta espandendo anche nei comuni limitrofo.

«Anche le ultime elezioni regionali hanno evidenziato come uno dei problemi principali del nostro territorio sia la mancanza di una rappresentanza politica – affermano Soffiati e Pernechele – per questo è importante che gli amministratori agiscano in sinergia tra loro per muovere risorse e tornare ad avere voce in Regione. Bisogna lavorare ad un progetto a lungo termine perché la Bassa ritrovi una sua vocazione peculiare e non rimanga destinata all’abbandono. “Ad Alta Voce” nasce per questo, dare voce al territorio».

Foto: a sinistra, il territorio del Basso veronese secondo AVA non rappresentato politicamente; destra dall’alto, Giorgio Soffiati e Simone Pernechele.