Vladimir Castellini ha consegnato oggi al sindaco di Bovolone, Emilietto Mirandola, le sue dimissioni da capogruppo e da delegato alla cultura, sicurezza e immigrazione dopo essere stato coinvolto in una vicenda giudiziaria. Rimane, però, in consiglio comunale.

L’esponente di Fratelli d’Italia è rimasto coinvolto in una vicenda che lo ha visto nei giorni scorsi rinviato a giudizio per bancarotta riguardo al fallimento della società cooperativa “Stella” di Buttapietra, della quale Castellini (41 anni) era amministratore assieme a Roberto Bissoli (73 anni), storico esponente della Dc dorotea degli anni ’80 che fu al centro anche della Tangentopoli veronese.
I due sono finiti sotto accusa in qualità amministratori della società cooperativa di servizi, trasporti, ecologia, lavoro, logistica e ambiente. Secondo l’accusa avrebbero distratto beni appartenenti alla società per un importo che è stato quantificato in 144 mila euro, di cui 97.641 a titolo di “compensi amministratore”.

«Nei giorni scorsi è stata riportata dai media la notizia relativa ad un’inchiesta giudiziaria che mi vede coinvolto – scrive Castellini nel comunicato con il quale annuncia le sue dimissioni -. Si tratta di una vicenda per la quale sono in attesa di un giudizio oggettivo e definitivo, che stabilisca la verità dei fatti. Ho massima fiducia nella giustizia e nel lavoro delle forze dell’ordine e, a testimonianza della mia buona fede, preciso di non aver chiesto alcun patteggiamento».

«Nella massima trasparenza ribadisco che si tratta di una vicenda personale che non riguarda in alcun modo la mia attività di amministratore. Tuttavia, per il rispetto che devo a quest’amministrazione e prima ancora ai cittadini di Bovolone, in attesa che tutto venga chiarito comunico di aver rassegnato le dimissioni da capogruppo e di aver consegnato le mie deleghe nelle mani del sindaco Emilietto Mirandola – annuncia l’ex assessore -. Nonostante la presunzione di innocenza prevista dal nostro sistema giuridico consiglierebbe prudenza, lo faccio per senso di responsabilità, chiarezza e onestà personale. Lo faccio inoltre per evitare al sindaco, all’amministrazione comunale e ai miei concittadini la possibilità di essere coinvolti e distratti mediaticamente da cose che riguardano me soltanto e che nulla hanno a che vedere con l’operato amministrativo».

«Resterò al mio posto come consigliere comunale in attesa che sia fatta piena luce sui fatti, fiducioso di poter poi continuare la mia attività amministrativa e politica con il senso civico e l’entusiasmo di sempre – conclude Castellini -. Mi spiace che una vicenda privata possa diventare il pretesto per attacchi infondati a questa amministrazione ma resto sereno sul mio operato amministrativo, che sono certo i miei concittadini sapranno valutare al meglio».