Una grande festa a Legnago, domenica 27 settembre, per ringraziare il personale ospedaliero che ha combattuto contro la pandemia e la consegna delle Chiavi della Città al direttore generale dell’Ulss9 Pietro Girardi, in rappresentanza di tutti gli operatori sanitari e dipendenti dell’Ospedale Mater Salutis.
Questi i due importanti progetti presentati questa mattina in conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Legnago dal sindaco Graziano Lorenzetti, assieme all’assessore alle Attività economiche Nicola Scapini e al presidente della Pro Loco Cesare Canoso.
Presenti anche Ferdinando Vaccari, direttore del Distretto 3 della Pianura Veronese dell’Ulss9, Antonio Costanza consigliere comunale e dirigente medico presso il Mater Salutis e Pietro Girardi, Dg dell’Ulss 9, collegato in remoto.

«Abbiamo pensato di organizzare un evento per ringraziare tutta l’Ulss9 per quanto fatto durante il lockdown e per essere vicini agli operatori sanitari, importanti come non mai in questo periodo – ha commentato il Sindaco -. Faremo questo festa in totale sicurezza. Un evento voluto dalla Pro Loco e realizzato grazie al contributo di molti attori, perché fare squadra è sempre vincente».

«Domenica 27 settembre sarà una giornata dedicata ai medici e al personale ospedaliero del Mater Salutis per ringraziarli di quanto fatto durante la pandemia – ha ricordato Scapini -. E’ importante dire grazie perché hanno compiuto un’operazione importante. Invitiamo il direttore Girardi a presenziare a questa festa perché vorremmo consegnargli, in rappresentanza del Mater Salutis e di tutto il personale ospedaliero, le Chiavi della Città di Legnago, per l’impegno profuso durante questi 3 mesi intensi di emergenza. Credo non sia mai stato fatto prima».

«Le accetto volentieri a nome di tutta l’azienda Mater Salutis – ha ribattuto Girardi -. Davanti a noi abbiamo una strada difficile, niente sarà più come prima. La prima volta siamo stati travolti, la seconda saremo più preparati. Dobbiamo convivere con questa malattia, che affronteremo con strumenti e armi che prima non avevamo. Dobbiamo vivere bene ma stando attenti».

«E’ stato un periodo difficile, molto laborioso – ha sottolineato Vaccari -. Lo spirito di sacrificio di tutti gli operatori: medici, infermieri, magazzinieri ha fatto la differenza. Perchè in queste situazioni l’importante è fare rete. Oltre alla parte fatta dall’azienda sanitaria, anche le organizzazioni di volontariato e le associazioni locali, Alpini, Pro Loco e Croce Verde per citarne solo un paio, hanno dato un grande contributo. Pensate anche solo alla distribuzione delle mascherine. Tutti insieme siamo riusciti a superare questo momento difficile».

In prima linea durante la pandemia c’era anche il dottor Costanza che ha ricordato come «Durante la pandemia ci sono stati momenti in cui non si sapeva cosa fare. Ringrazio l’Amministrazione perché tramite donazioni di privati si è riusciti a procurare i DPI che mancavano in ospedale e supportare il personale medico e sanitario. C’è stata una collaborazione importante. Ringrazio soprattutto la Pro Loco e i Panificatori organizzati dal consigliere Pasqualini, per aver rifocillato i sanitari per un mese, offrendo panini tutti i giorni.
Oggi la situazione è diversa, abbiamo dei protocolli, conosciamo la malattia, ma dobbiamo continuare su quest’onda per dominare il virus e fare in modo che provochi meno danni possibili».

La festa del 27 settembre è nata da un episodio di vita quotidiana e da un’idea dell’onnipresente presidente della Pro Loco Cesare Canoso, «Una mattina di aprile, – racconta – credo fosse il 7 aprile, in piena emergenza Coronavirus, mentre distribuivo i panini nel reparto Covid dell’ospedale, ho incontrato la caposala, che con il viso stanco e un sorriso tirato mi disse «Speriamo finisca tutto presto». In quel momento le ho promesso che a pandemia finita avrei organizzato una festa per lei e per tutti gli operatori ospedalieri che come lei stavano combattendo senza sosta. E oggi mantengo la promessa».

La festa, ribattezzata “Un Giorno di Festa per dirvi Grazie”, avrà luogo al Wild Park di San Vito di Legnago domenica prossima 27 settembre, dalle 15 alle 19. Alle 15 il Sindaco consegnerà le Chiavi della Città al direttore generale Girardi. Il pomeriggio sarà scandito da una festa medievale, con caroselli a cavallo ed esercitazioni di combattimento storico, e da una caccia al tesoro animata.

Una dozzina di volontari dei “Nasi Rossi” dell’associazione Vip Onlus intratterranno i bambini, mentre l’Azienda Agricola Antoniazzi offrirà degustazioni di prodotti kilometri zero. La Pro Loco infine donerà il buffet.

«I medici e il personale infermieristico hanno entusiasti l’iniziativa, – ha confidato Canoso – stimiamo che saranno presenti dai 200 ai 300 dipendenti dell’ospedale, anche se tanti quel giorno saranno impegnati in turno. La festa sarà riservata a loro: medici, infermieri e dipendenti ospedalieri. La Pro Loco ha invitato a partecipare all’evento i presidenti di tutte le Associazioni di Legnago, dei rappresentanti politici, istituzionali e sicurezza del territorio.

Ci sarà poi una sorpresa in centro a Legnago al Torrione, davanti alla sede della Pro Loco, quando alle 15 i rappresentanti di ogni  associazione legnaghese renderanno omaggio ai protagonisti della pandemia liberando in aria 300 palloncini con la scritta “Grazie”. Se il tempo lo permetterà, passeranno sopra alla festa a San Vito proprio durante la consegna delle Chiavi della Città.

In caso di pioggia la festa verrà rinviata a domenica 11 ottobre.

[Maria Elena Giuliani]

Foto: a destra dall’alto, il dg dell’Ulss 9 Pietro Girardi; il sindaco Graziano Lorenzetti; l’assessore alle Attività Economiche Nicola Scapini e il presidente di Pro Loco Legnago Cesare Canoso.