Si è aperto, questa sera 22 maggio, con oltre un’ora di duro confronto politico sulla vicenda del post su Facebook, giudicato omofobo dalla minoranza, del consigliere comunale Simone Tebon, il consiglio comunale a Legnago.

Dove la minoranza, con Renato Defendini di “Per una città in comune” e con Stella Bonino, Silvia Baraldi, Michele Masin e Diego Porfido di “Legnago Futura”, è andata all’attacco di chi ha riportato o giustificato la frase ritenuta omofoba “diversamente etero” affibbiata da Tebon su Facebook all’ex consigliere della Casa di Riposo, Rosario Messina, in un commento social, ma anche riprendendo altri post del consigliere della Lista Lorenzetti Sindaco, e facendo notare più volte l’assenza “strategica” in aula del consigliere Loris Bisighin, arrivato poi in ritardo a votazione ultimata.

Alla fine, la maggioranza ha difeso il suo consigliere ed ha bocciato la mozione dell’opposizione che ne chiedeva la condanna e le pubbliche scuse, con 9 voti contrari rispetto ai 5 favorevoli alla mozione ed ai due astenuti.
Uno dei quali dell’ex consigliere di maggioranza, secondo più votato del Carroccio alle ultime amministrative, Angelo Guarino, che ha così sancito la sua uscita dal gruppo della Lega ed il suo votare “secondo coscienza” mentre l’altro astenuto è stato il consigliere di minoranza di centrodestra, Riccardo Shahine.

Foto: da sinistra, Diego Porfido ha guidato l’attacco a Simone Tebon (al centro) mentre Angelo Guarino si è astenuto.