Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, Plácido Domingo, Daniel Oren, Ezio Bosso, Vittorio Grigolo, Lisette Oropesa, Roberto Bolle, Aleksandra Kurzak, Saioa Hernández, l’immenso genio del compianto Franco Zeffirelli e tanti altri: sono solo alcuni dei grandi nomi della musica e opera internazionale che hanno fatto, in perfetta armonia con la direzione e i complessi artistici e tecnici areniani, la stagione 2019 di nuovo imperdibile per i grandi media mondiali e per un pubblico sempre più numeroso. 

La positività e l’entusiasmo già si riflettono sulla programmazione 2020 con importanti riconferme, prime fra tutte Domingo, Bosso e Bolle, a cui seguiranno sorprese di indiscutibile impatto internazionale, e che già ora muovono l’interesse del pubblico con una rinnovata vivacità.

I numeri record della 97^ stagione Areniana appena terminata sono stati comunicati questa mattina, mercoledì 11 settembre 2019, nella Sala degli Arazzi in Comune di Verona dal sovrintendente e direttore artistico de Fondazione Arena, Cecilia Gasdia; dal sindaco di Verona e presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina e dal direttore Generale Gianfranco De Cesaris. Erano presenti anche Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni e consigliere di indirizzo nella Fondazione Arena; Giuseppe Riello presidente di Camera di Commercio Verona e vicepresidente di Fondazione Arena; il presidente di Banca Verona e consigliere di indirizzo in Fondazione, di nomina Ministeriale, Flavio Piva; infine Gianmarco Mazzi amministratore delegato della società strumentale per la gestione e la realizzazione di tutti gli eventi extralirica.

I Numeri: 51 alzate di sipario per 5 titoli d’opera, tra cui l’acclamata ultima Traviata del Maestro Zeffirelli, nuova produzione areniana in diretta mondiale Rai1; 1 settimana evento per i 50 anni di Plácido Domingo in Arena, culminato con la Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night, secondo maggior incasso in tutta la storia areniana; la doppia serata di danza Roberto Bolle and Friends con 21.000 spettatori in 24 ore, e gli acclamati Carmina Burana condotti dal Maestro Ezio Bosso in una serata sold-out con 13.555 spettatori, record per la sinfonica a Verona nelle ultime sei stagioni.

In tutto 426.649 biglietti venduti con l’8,56% di incremento delle presenze rispetto all’anno precedente, con 26.674.454 euro di fatturato di biglietteria, il miglior risultato degli ultimi sei anni, con una media di 523.028 € a serata, superiore dell’11,13% rispetto alla stagione precedente, il miglior incremento annuale degli ultimi sei anni. Sempre analizzando solo gli ultimi sei anni, abbiamo in assoluto:

1 – maggior incasso del Festival,

2 – maggior numero di spettatori totali,

3 – maggior numero totale di spettatori per le recite effettuate nelle giornate di giovedì e domenica, con Il Trovatore e La Traviata in testa agli incassi e all’affluenza medi del 2019.

La nuova gestione ha centrato pienamente i target di rilancio, sotto l’aspetto artistico e di conseguenza economico, che ha gratificato la città, un ampissimo pubblico italiano e internazionale e sviluppato un virtuoso percorso comunicativo coronato da ben 3 collaborazioni con televisioni internazionali quali Rai Mondovisione, Unitel, ZDF/3Sat, Bel Air Media/France Télévisions rimettendo così al centro del turismo veronese il suo monumento più celebre, strumento sempre più efficace di cultura viva e attuale, in linea con il sogno dei fondatori, la cui centesima edizione del Festival si avvicina, così come l’attesa Olimpiade del 2026, sfide a cui l’attuale dirigenza vuole presentare un’Arena sempre più forte, vincente, consolidata e centrale nel panorama culturale del paese e del mondo.