La tromba di Fabrizio Bosso, il trombone di Mauro Ottolini, il sax di Luca Donini: questi i protagonisti della prima edizione del Rice and Jazz Festival, l’evento in programma dal 24 al 26 maggio al Palariso di Isola della Scala e che dà il via, anche nella pianura veronese, a una rassegna in grado di richiamare artisti di fama nazionale in un lungo fine settimana.

Ad aprire il festival, venerdì 24 maggio, l’appuntamento più atteso: il concerto di Bosso nella formazione “Spiritual trio”, un omaggio alla musica nera, in particolare al gospel e allo spiritual. Con lui sul palco Alberto Marsico all’organo hammond e Alessandro Minetto alla batteria.

Bosso, che a soli 15 anni ottenne il diploma in tromba al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, può vantare nella sua carriera la collaborazione con tantissimi artisti, dentro e fuori i confini del Jazz.

Per citarne alcuni: Paolo Fresu, Sergio Cammariere, Mario Biondi, Bruno Lauzi e Tullio De Piscopo.

Il giorno successivo toccherà a Mauro Ottolini con il suo “Ottovolante”: un viaggio nella musica italiana, dal secolo scorso ad oggi, reinterpretata da un’orchestra di 11 elementi sul palco con l’istrionico Ottolini cantante e trombonista.

Ultimo concerto, domenica 26 maggio, con il Luca Donini quintet. Accanto al noto sassofonista scaligero si esibiranno Fabrizio Scrivano alla chitarra, Mario Marcassa al basso, Roger Constant voce e percussioni e Ricky Turco alla batteria. Il quintetto proporrà musiche originali ricche di contaminazioni etniche, jazz, improvvisazione e digressioni funk.

I concerti di Bosso e Ottolini si terranno alle 21,30, Donini invece salirà sul palco alle 20,30. Nella tre giorni gli stand gastronomici, con il tipico risotto all’isolana, saranno aperti dalle 19 in poi. Gli eventi con Ottolini e Donini sono gratuiti.

Per Bosso biglietti agli sportelli Unicredit, nel circuito on line GetTicket e presso la sede di Ente Fiera di Isola della Scala, in via Vittorio Veneto 4.

 

Foto: a sinistra la locandina del Festival; a destra dall’alto, Fabrizio Bosso, Mauro Ottolini e Luca Donini: